Un giro di giostra ...
Questo disco è
fatto di incontri. Storie che incontrano musica. Musica che incontra
parole. Amici che incontrano amici. E poi è fatto di cose che si
mischiano: parole, note, pensieri, emozioni, speranze, progetti,
affetto, cervelli, stagioni che passano, dolori vecchi e nuovi,
amori vissuti e visti da angolature diverse ...
Un amore grande
e cristallino per la musica, ad esempio, per le immagini che riesce
a creare attraverso suggestioni di storie e personaggi.
Ciascuno
predilige i linguaggi che meglio sente su di sé, che meglio lo
rispecchiano. Io che di mestiere faccio la scrittrice mi diverto con
la magia delle storie, e sentirle raccontate da una chitarra, da una
tromba o da una voce che le canta è come trovarmi di fronte a una
giostra di emozioni.
Ho sempre amato
le giostre. Le amo ancora. Evocano in me viaggi e sogni con quel
loro girare che sembra ripetitivo, monotono, e invece cambia sempre,
a seconda di chi cavalca questo o quel cavallino. Il tendone
colorato, le luci accese, la musichetta da carillon: la giostra
parte e anche il mondo comincia a girare, a cambiare.
Questo disco,
per me, è come una giostra: ci stanno sopra (dentro) tante persone,
ciascuna porta sogni, pensieri, aspirazioni. Ciascuna ha scelto il
cavallo su cui fare un giro. Ogni giro una canzone, ogni canzone
una storia, ogni storia più personaggi e via così, fino alla
prossima fermata.
Se la musica è
un linguaggio universale e la letteratura il modo per poter
raccontare il mondo, questo disco ne è la somma perfetta.
Senzafiltro
è il titolo migliore che si potesse scegliere per questo viaggio in
musica. Il cuore e il cervello sono spalancati a raccogliere tutto
quello che ci piace, senza dover pensare, ma solo sentire.
Sotto la pelle, dentro il sangue.
Perché siamo
stelle, e non smettiamo mai di brillare.
Perché siamo
giostre, e non smettiamo mai di far sognare.
Perché, se
anche verremo dimenticati, la musica continuerà a suonare.
Barbara Garlaschelli
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... e un giro di blues
Ai brani che
avevamo già quasi pronti, qualche mese fa, mancava ancora
una magia leggera, un pezzetto di cielo. Dopo aver letto i
racconti che compongono L’una nell’altra, il libro di
Barbara pubblicato da Flaccovio, le ho chiesto se avesse mai
scritto canzoni: ad alcune sue storie mancava solo il
ritornello ... Il resto è venuto da sé: Fabrizio ha scovato
le note giuste, le ha condivise con una manciata di amici
come si potrebbe fare con un rosso di quelli buoni, o come
in un giro di blues, che è pieno di vita e di sogni anche
quando ci sono fatica e dolore. Un blues a lieto fine,
verrebbe da dire, se tutto questo - invece - non fosse
nient’altro che l’inizio ...
Guido Leotta |